SENSAZIONE EMOZIONE AZIONE: BONNIE BAINBRIDGE COHEN

“La mente è come il vento e il corpo come la sabbia: se vuoi sapere come soffia il vento puoi guardare la sabbia”

In che modo la mente si esprime nel corpo in movimento?

Quello di approfondire questa problematica è stato il lavoro di una vita di Bonnie Bainbridge Cohen, educatrice nel campo del movimento.Il suo approccio innovativo all’analisi del movimento e al relativo lavoro di rieducazione – il Body Mind Centering® – è l’argomento di questo volume, che riunisce saggi, interviste e descrizioni di esercitazioni pratiche scritte per Contact Quaterly, rivista dedicata alla danza, tra il 1980 e il 2007.
Il Body Mind Centering è uno studio di tipo esperienziale che, rifacendosi alle conoscenze scientifiche del mondo occidentale e di quello orientale, approfondisce i principali sistemi corporei – lo scheletrico, il muscolare, il neuroendocrino, quelli dei fluidi e degli organi – e analizza lo sviluppo degli schemi di movimento in età evolutiva: cioè tutti gli elementi che sottendono il movimento umano.
Negli ultimi trent’anni, il Body Mind Centering ha conquistato l’interesse di un gran numero di persone attive in vari campi: danza, arti performative, atletica, terapia e assistenza sanitaria, sviluppo infantile, meditazione e altre discipline psico-fisiche.
Sensazione, emozione, azione vuole offrire indicazioni e suggerimenti utili a tutti coloro che sono interessati al movimento e alle esperienze psico-fisiche.

L’arte del tocco

“Quando tocchiamo qualcuno, ne siamo a nostra volta toccati. Il gioco sottile che intercorre fra corpo e mente può essere chiaramente percepito toccando altre persone. L’arte del tocco e della riorganizzazione dei pattern è una ricerca di comunicazione, è trasmissione e accoglienza di energia che fluisce in noi stessi e tra noi e gli altri.
Nel lavoro del tocco con le mani, entriamo in sintonia con i vari tessuti del corpo e con le qualità di mente ad essi associate; ciò si realizza  variando i ritmi del tocco, portando l’attenzione su particolari strati del corpo, seguendo linee di forza già esistenti e suggerendone di nuove, modificando la pressione e la qualità del tocco stesso. L’operatore BMC inizia il suo lavoro essendo presente a livello cellulare (respirazione cellulare), per poi concentrarsi sull’entrare in consonanza e in dialogo con la persona trattata. Ogni singolo tessuto della persona è esplorato partendo dal corrispondente tessuto che il terapista sente nel proprio corpo: l’osso dall’osso, l’organo dall’organo, il fluido dal fluido, ecc. In base a ciò che ciascuno dei due sta percependo, entrambi possono condividere, consciamente o inconsciamente, il punto da cui partire.
L’atteggiamento di accoglienza e la curiosità guidano la ricerca. Attraverso la consonanza che s’instaura tra la persona trattata e l’operatore, l’attenzione si concentra prima sull’individuare i tessuti che si esprimono più facilmente e quelli che abitualmente rimangono in ombra, per poi far riposare gli uni e dare voce agli altri. Questa diversità nelle manifestazioni di energia consente una pluralità di scelte e sviluppa la consapevolezza del corpo-mente sia nel fruitore/studente sia nel terapista/insegnante”.

(tratto dal cap. I, Introduzione al Body-Mind  Centering)

leggi qui l’Intervista con Bonnie Bainbridge Cohen