REGOLAMENTO
REGOLAMENTO DELL’ ASSOCIAZIONE
[ultima revisione: aprile 2017]
SEDE
L’Associazione ha nome “Associazione professionale operatori di Integrazione Fasciale Professionisti” ed ha sede legale in Via S. Gervasio n. 4 a Bologna. L’Associazione può, su delibera del Consiglio Direttivo, variare la propria sede legale, qualora fosse necessario, per garantire la continuità e l’incremento dell’attività dell’Associazione stessa.
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CARATTERISTICHE DELL’ASSOCIAZIONE
L’Associazione professionale operatori di Integrazione Fasciale Professionisti unisce i professionisti che operano nei vari settori del lavoro corporeo.
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DURATA – SCIOGLIMENTO
L’Associazione ha durata illimitata.
La decisione presa dell’Assemblea Straordinaria, in merito allo scioglimento dell’Associazione, dovrà essere presa in carico dal Consiglio Direttivo, che si assumerà il compito di provvedere allo scioglimento dell’Associazione deliberando in merito ad oneri e doveri delle parti in causa.
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AMMISSIONE DEI SOCI
L’ammissione dei soci avviene su domanda redatta in carta semplice dagli interessati e diretta al Consiglio Direttivo o al solo presidente dell’associazione.
Per essere ammesso a socio è indispensabile essere in possesso di diploma di scuola media superiore, o titolo equipollente (per gli aspiranti soci che hanno conseguito il titolo all’estero).
La qualifica di socio, previo versamento della quota associativa, decorre dal 1° gennaio dell’anno in cui viene ratificata.
Solo per gravi motivi che non sono in linea con il codice deontologico il Consiglio Direttivo può rifiutarsi di ratificare la qualità di socio.
Per ogni socio viene indicato l’indirizzo, data di nascita, codice fiscale, recapito telefonico, mail.
Il requisito per l’ammissione dei soci è quello di avere partecipato alla formazione annuale di integrazione fasciale ed avere svolto le esercitazioni richieste ai fini del completamento dell’anno formativo;
Possono essere ammessi come soci anche operatori fasciali che non hanno svolto l’anno formativo purché provengano da altre scuole in cui hanno appreso il lavoro fasciale.
Per mantenere l’ammissione all’associazione il socio deve effettuare almeno un weekend di formazione all’anno.
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LIVELLI DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE
L’Associazione Professionale Operatori di Integrazione Fasciale Professionisti riconosce diversi livelli di qualificazione per gli associati.
I livelli sono i seguenti:
a) SOCI CHE PROVENGONO DA ALTRE FORMAZIONI
Sono i soci che desiderano aderire all’Associazione e provengono da altre formazioni.
b) OPERATORE FASCIALE
Ogni allievo per diventare operatore fasciale deve effettuare il corso di base annuale che comprende un minimo di 160 ore distribuite nell’anno scolastico. Una volta concluso positivamente l’anno di formazione, facendo pervenire i documenti attestanti le avvenute ore di lezione, gli homework, le esercitazioni richieste, acquisisce la qualifica di operatore fasciale.
c) OPERATORE FASCIALE PROFESSIONALE
Dopo aver frequentato l’anno di formazione e aver partecipato a due weekend di approfondimento ogni allievo potrà entrare nell’Associazione Professionale Operatori di Integrazione Fasciale Professionisti. Divengono soci le persone la cui domanda di ammissione verrà accettata dal Consiglio Direttivo e che verseranno, all’atto dell’ammissione, la quota associativa deliberata per l’anno in corso. Solo in alcuni casi, valutato il curriculum formativo e l’attitudine professionale della persona che ne fa richiesta, il consiglio direttivo può decidere di inserire nell’albo professionale figure esterne, valutando di caso in caso un percorso formativo integrativo ad hoc.
d) TRAINER
Acquisiscono la qualifica di trainer gli allievi che rifanno la formazione annuale come assistenti. I trainer hanno la facoltà di sostituire il docente nel momento in cui non può svolgere la lezione, trattasi della sostituzione di una giornata o dell’intero weekend di formazione. I trainer possono altresì lavorare collaborando a svolgere un seminario intensivo insieme al docente principale.
I trainer per l’insegnamento dell’integrazione fasciale devono richiedere l’approvazione da parte del Comitato Direttivo. L’utilizzo del modello, del marchio, del nome, e l’attribuzione dei crediti formativi degli allievi della scuola di integrazione fasciale, una volta avuta l’approvazione da parte del Comitato Direttivo, ha un costo di una percentuale del 20% all’Associazione di integrazione fasciale non professionale.
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FINALITÀ
L’Associazione si propone di:
- Valutare, coadiuvare, eseguire e monitorare l’applicazione e lo sviluppo di tutti i progetti di integrazione fasciale che vengono proposti all’Associazione e vengono approvati dal Consiglio Direttivo;
- Tutelare gli interessi professionali della categoria attraverso la titolarità di forme assicurative, a copertura di responsabilità civile nell’esercizio della professione di operatore fasciale;
- organizzare e tutelare gli interessi professionali dei propri iscritti attraverso l’iscrizione all’elenco dell’Associazione appositamente istituito dalla stessa, rispettando le leggi vigenti;
- mantenere aggiornato detto elenco a tutela dell’utente, all’esito di apposito procedimento di verifica e alle altre norme previste dall’Associazione;
- gestire gli interessi professionali degli operatori associati tramite collaborazioni con altre Associazioni, Enti, Istituti, persone fisiche o giuridiche, ecc., al fine di informare gli associati utilizzando diversi mezzi di comunicazione, tra i quali il sito web dell’Associazione con aggiornamenti culturali, tecnici e scientifici;
- mantenere, implementare ed elevare le competenze e gli standard qualitativi e etici dei propri associati con un sistema di monitoraggio programmatico annuale e la verifica costante della corretta
applicazione delle tecniche fasciali; - tutelare l’utenza oltre che attraverso una puntuale valutazione delle capacità professionali di qualità e di competenza degli associati, basato su un programma di ricerca, aggiornamento e monitoraggio di tutti i Soci Ordinari, anche attraverso l’attivazione di uno sportello del cittadino/consumatore affidato ad un’organizzazione esterna all’Associazione, individuata dal Consiglio Direttivo e approvata dall’Assemblea;
- promuovere nuove iniziative e progetti riguardanti la Tecnica di integrazione fasciale e le tecniche ad essa correlate, presso persone fisiche e giuridiche, istituzioni ed associazioni ed enti pubblici e privati, ecc.;
- sostenere e coadiuvare ogni collaborazione approvata dal Consiglio Direttivo, per la quale sia stata verificata e approvata la natura e la finalità del soggetto/oggetto e che risulta compatibile con le norme statutarie e deontologiche dell’Associazione ed utile alla finalità ed allo sviluppo della stessa;
- favorire l’iniziativa dei Soci, sostenendoli nel loro percorso formativo e coadiuvandone l’attività professionale, ove possibile, nei campi di applicazione che perseguano le finalità dell’Associazione;
- garantire le comunicazioni ai soci sulle iniziative dell’Associazione ed in particolare quelle utili ai Soci Ordinari per ottemperare agli obblighi del mantenimento della qualifica di Professionista, inviando ogni comunicazione via e-mail o, nel qual caso non fosse possibile, a mezzo posta ordinaria.
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CONVOCAZIONE DELL’ASSEMBLEA
L’Assemblea ordinaria per l’approvazione dell’attività svolta, del bilancio consuntivo e del bilancio preventivo, viene convocata dal Consiglio Direttivo, salvo motivate eccezioni, entro il primo semestre di ogni anno.
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IL CONSIGLIO DIRETTIVO
Il Consiglio Direttivo è composto da un minimo di 3 a un massimo di 9 membri.
I membri del Consiglio Direttivo che risultino assenti per due sedute consecutive, decadranno dalla loro carica e verranno sostituiti, nell’ordine, dai primi dei non eletti.
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FUNZIONAMENTO
Il Consiglio Direttivo è convocato, di norma, dal Presidente il quale è anche tenuto a partecipare alla riunione e, in caso di sua assenza, dal Vice Presidente con analoghi compiti. Tutta la documentazione relativa agli argomenti da trattare in Direttivo, deve essere a disposizione dei consiglieri almeno 4 (quattro) ore prima dello svolgimento della riunione. Il Consiglio Direttivo nomina un Segretario verbalizzante, che può essere anche una persona esterna all’Associazione, con il solo compito di redigere il verbale della seduta.
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PRESIDENTE
Il Presidente, oltre a quanto previsto dalle norme statutarie, è preposto a collaborare con il Comitato Scientifico e con gli Organi Sociali, anche ove esplicitamente richiesto dagli stessi, con i seguenti compiti: a) il controllo della qualità, della formazione, dell’aggiornamento e del monitoraggio degli operatori ;
b) la formazione dei corsi di perfezionamento, di monitoraggio e di aggiornamento professionale;
c) la validazione dei risultati e delle metodiche di ricerca; d) il controllo e la verifica delle valutazioni;
e) la supervisione dei corsi di aggiornamento professionali;
Il Presidente, per l’adempimento delle sue mansioni, può avvalersi di collaboratori sia interni che esterni all’Associazione che con le loro peculiarità possono essere di complemento ed aiuto alle funzioni da lui rappresentate nell’interesse dell’Associazione stessa ed allo stesso scopo può svolgere attività parallele e/o complementari che risultino atte alla stessa finalità.
Il Presidente supervisiona competenza e qualità degli operatori, ove richiesto dagli Organi Sociali preposti. Al Presidente vengono attribuiti i poteri decisionali più importanti. Nel caso se ne ravvisi l’opportunità, il Consiglio Direttivo può provvedere alla nomina di due Vice Presidenti. all’uopo designato.
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IL TESORIERE
Viene designato quale tesoriere un membro del Consiglio Direttivo, che potrà ricevere di volta in volta dal Presidente dell’integrazione fasciale apposita procura per effettuare pagamenti ed operazioni contabili.
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CONTROVERSIE E CASI DI SCORRETTA CONDOTTA
Qualora ci siano casi di scorretta condotta professionale che possano tradursi in danno per i clienti e per il decoro della professione, l’operatore fasciale è tenuto a darne tempestiva comunicazione al Consiglio Direttivo.
Ogni associato si impegna ad attenersi e a rispettare la norme contenute nel Codice Deontologico.
La mancata osservanza verrà accertata e verranno deliberate le gravità dell’infrazione.
Le eventuali controversie tra i soci e tra questi e l’ Associazione ed i suoi Organi saranno sottoposte, con esclusione di ogni altra giurisdizione, alla competenza di tre Arbitri che fanno parte del Collegio dei Probiviri: due saranno nominati dalle parti, ed il terzo sarà nominato dai due Arbitri delle parti, o se in disaccordo dal Presidente della Camera di Commercio di Bologna; essi giudicheranno ex bono et aequo, senza formalità di procedura entro 60 giorni ed il loro giudizio sarà inappellabile. (si veda la clausola compromissoria dello statuto).
In tal caso nei confronti degli associati si possono adottare i seguenti provvedimenti disciplinari:
1 il richiamo scritto;
2 la censura;
3 la sospensione;
4 l’esclusione dalla lista degli operatori.
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AGGIORNAMENTO IN FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA
La supervisione all’aggiornamento dell’operatore è di competenza della Commissione Scientifica dell’Associazione, che può richiedere il parere e la collaborazione di esperti Formatori, o di Associazioni o Enti o Istituti ecc., che perseguano obiettivi analoghi all’Associazione, o di Professionisti operatori da essa stessa istruiti e preposti a tale scopo.
L’Associazione si impegna a proporre ai Soci, conseguentemente all’evolversi della materia di studio e di applicazione della metodica di integrazione fasciale, nuovi corsi di specializzazione, o corsi che prevedono possibili aggiunte e/o modifiche per aggiornamenti ed equiparazione rispetto all’ evoluzione della metodica a livello nazionale ed internazionale.
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OBBLIGHI FORMATIVI E AGGIORNAMENTO DELL’ATTIVITÀ PROFESSIONALE DEI SOCI
È compito del Consiglio Direttivo vigilare sulla formazione dei Soci Ordinari e fornire loro le informazioni necessarie, ove possibile, per l’adeguamento a standard sempre più elevati di competenza.
I Soci Professionisti (Soci Ordinari) sono tenuti all’obbligo formativo come stabilito dall’associazione. L’Associazione prevede per il mantenimento della qualifica a Socio Ordinario, almeno un corso di aggiornamento all’anno.
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ATTESTAZIONE DI QUALITÀ E QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI SERVIZI:
L’ASSOCIAZIONE SEGUE I SEGUENTI CRITERI PER IL RILASCIO DELL’ATTESTAZIONE DI QUALITÀ E DI QUALIFICAZIONE PROFESSIONALE DEI SERVIZI:
L’associazione prevede per i soci la possibilità di chiedere l’attestazione di qualità e qualificazione professionale dei servizi prestati ai sensi dell’art. 4, 7 e 8 della legge 4/2013. L’attestazione ha validità pari al periodo per il quale il professionista risulta iscritto all’associazione professionale che la rilascia, ed è rinnovata a ogni rinnovo dell’iscrizione stessa per un corrispondente periodo, previo il rispetto dei criteri per il rilascio dell’attestazione stessa relativamente alla valutazione sistematica dei requisiti fondamentali per la qualità delle prestazioni professionali.
I soci che hanno conseguito l’attestazione potranno indicare nei documenti scritti non soltanto di essere iscritti all’Associazione Professionale Operatori di Integrazione Fasciale, ma anche di essere in possesso dell’attestazione di qualità e qualificazione professionale dei servizi prestati rilasciata ai sensi dell’art. 4, 7 e 8 della legge 4/2013. In base all’articolo 8 della suddetta legge, il professionista ha l’obbligo di informare l’utenza del proprio numero di iscrizione alla Associazione.
Con l’attestazione di qualità l’organismo associativo addetto attesta formalmente la competenza di una persona a svolgere funzioni specifiche. La richiesta di attestazione è una scelta volontaria fatta dal socio che intende impegnarsi nel dare evidenza ad un riconoscimento in più della professionalità della propria attività.
La competenza come Operatore Fasciale Professionale non è una professione regolamentata ovvero è priva di un ordine professionale: a riguardo si precisa che in base alla Legge n. 4 del 2013 (Disposizioni in materia di professioni non organizzate) i singoli associati e professionisti del settore hanno la possibilità di ricevere da un’associazione professionale di categoria l’attestazione di qualità e qualificazione professionale dei servizi. Nel caso specifico l’Associazione Professionale Operatori di Integrazione Fasciale si è costituita con lo scopo prioritario di disporre di appositi organismi che accertino i requisiti e le competenze degli associati.
Trattandosi di una nuova professione, le norme per il rilascio dell’attestazione devono presentare una relativa plasticità per essere eventualmente modificate nel tempo.
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SEZIONI TERRITORIALI
1) L’istituzione di nuove sezioni di formazione di integrazione fasciale possono essere decise dal Comitato Direttivo.
2) Con la deliberazione di apertura di una sezione, viene nominato un responsabile, a preferenza tra i membri del Comitato Direttivo.
4) Le sedi territoriali si autofinanzieranno con una quota extra che dovrà integrare le quote associative. Esse non dovranno in ogni caso gravare sul bilancio dell’associazione nazionale.
5) Il programma delle iniziative da intraprendere da parte delle sezioni deve essere in linea con le direttive statutarie dell’associazione nazionale, che ha la facoltà di intervenire con potestà di veto solo in caso di rilevato contrasto con il proprio statuto.
6) Il Consiglio Direttivo o il Presidente in caso di urgenza potranno e dovranno sempre intervenire per impedire alla sede territoriale l’utilizzo del nome di integrazione fasciale quando questo sia contrario o comunque, non conforme o estraneo allo scopo sociale o al buon nome dell’associazione, ovvero quando si riscontrino violazioni al presente regolamento e/o del Codice deontologico.
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TIMBRI DI INTEGRAZIONE FASCIALE
Il socio avrà la possibilità di utilizzare un timbro recante il proprio nome e cognome e il logo dell’Associazione. Possono ricevere il diritto di uso del timbro e del logo solo i soci che appartengono alla categoria “OPERATORE FASCIALE PROFESSIONALE”.
Ogni socio è tenuto a restituirlo all’atto della cancellazione e in ogni caso potrà essere diffidato e costretto a non utilizzarlo ogni qualvolta si renda responsabile di comportamenti contrari ai fini etici e sociali dell’Associazione Professionale Operatori di Integrazione Fasciale.
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CODICE DEONTOLOGICO
Integrazione fasciale ha un suo codice deontologico che può essere visionato separatamente da questo documento e che è in linea con i punti riportati nelle regole dell’associazione. Riguardo al codice deontologico tra soci e colleghi l’operatore fasciale si astiene dal dare pubblicamente giudizi negativi relativi a colleghi, alla loro formazione, alla loro competenza ed ai loro interventi professionali, o comunque lesivi del loro decoro e della loro reputazione professionale.
Costituisce colpa particolarmente grave se tali giudizi negativi sono volti a sottrarre clientela ai colleghi.
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RIMBORSI
Il Consiglio Direttivo potrà deliberare di volta in volta eventuali rimborsi da versare ai soci che abbiano sostenuto in proprio spese su incarico dell’associazione di integrazione fasciale.
I membri del Consiglio Direttivo, per la partecipazione alla formazione del Consiglio, hanno diritto al rimborso delle spese di viaggio, vitto e alloggio, nel rispetto della presenza del denaro nella cassa dell’associazione, dei criteri e dell’ammontare deliberato dal Consiglio stesso.
Per l’assistenza ai seminari, qualora un allievo non presti assistenza per recuperare un weekend perso o decida di partecipare una seconda volta spontaneamente alle lezioni, è previsto un rimborso delle spese si viaggio e vitto per i due giorni del weekend di formazione.
Ogni docente verrà rimborsato del compenso giornaliero stabilito di volta in volta dall’associazione secondo le decisioni ricorrenti.
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QUOTE
L’importo delle quote associative annuali, viene determinato dal Consiglio Direttivo e periodicamente aggiornato. Varieranno in base alla quota come socio e alla quota per assicurazione e rinnovo degli attestati.
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GESTIONE DELLE ENTRATE
Il Consiglio Direttivo può valutare l’opportunità di finanziare con una parte delle entrate attività di formazione, aggiornamento, ricerca in campo del lavoro corporeo.
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ULTERIORI SPECIFICHE AL REGOLAMENTO INTERNO
Il presente regolamento interno fa riferimento allo statuto dell’associazione e al codice deontologico. Il regolamento interno viene implementato ogni qual volta si rendono necessarie ulteriori e specifiche modifiche o
aggiunte in riferimento ai punti dello statuto, del regolamento interno e del codice deontologico.
IL PRESIDENTE: MARCO MONTANARI
IL VICEPRESIDENTE: MARCELLO PERI
CONSIGLIERE: FRANCESCA CIPRIANI CIRELLI
Nota sul termine “propriocezione”: La propriocezione è la capacità di percepire e riconoscere la posizione del proprio corpo nello spazio e lo stato di contrazione dei propri muscoli. La propriocezione assume un’importanza fondamentale nel complesso meccanismo di controllo del movimento. In integrazione Fasciale, si lavora stimolando il cliente a una maggiore attenzione alla propriocezione, allo scopo di riportarlo alla padronanza delle sue potenzialità corporee, migliorare le sue abitudini di movimento, respirazione e postura, favorendo così in ultima analisi il suo stato di benessere sia fisico che emotivo.