OSCILLAZIONE ARMONICA UN NUOVO APPROCCIO MANUALE AL CORPO UMANO
di Dr. PAOLO TOZZI D.O.
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“I primi pionieri delle tecniche osteopatiche usavano movimenti di oscillazione armonica come parte integrante del loro trattamento. questo approccio divenne sempre più in disuso con il passare del tempo, mentre acquisivano popolarità i metodi più lineari…” (Hartman, 1997)
Ritmo, armonia ed equilibrio sembrano aver dettato da sempre le leggi dell’evoluzione del corpo umano, modificandone di conseguenza l’anatomia, la fisiologia e la biomeccanica. L’esigenza primaria è stata da sempre quella di sviluppare adattamenti naturali alle sovrastanti forze gravitazionali, in modo da garantire movimento nello spazio, con il minimo dispendio di energia possibile. Nel tentativo di raggiungere tale scopo “la deambulazione umana ha creato pattern biomeccanici che si rifanno a modelli fisici di oscillazione armonica” (Lederman, 1990).La vita trova espressione nel movimento, e nel movimento armonico la legge della dinamica universale. È proprio tale fenomeno che fa del corpo umano uno straordinario strumento, capace di “risuonare” ad infinite frequenze. Le tecniche armoniche possono essere considerate una vera e propria riscoperta tra alcuni dei metodi manuali più antichi dell’osteopatia. Nonostante la loro similarità, tuttavia, le tecniche ritmiche osteopatiche e quelle armoniche sono meccanicamente ben distinte. Mentre le osteopatiche applicano un input di energia al segmento corporeo in una modalità temporale ripetitiva, così da accelerarlo o decelerarlo, quelle armoniche “instaurano uno stato di risonanza con i tessuti del corpo, e sono associate alla natura oscillatoria dei tessuti stessi” (Lederman, 1990). Il fenomeno più interessante è, tuttavia, l’enorme risorsa terapeutica a cui si può attingere dall’induzione di oscillazioni ritmiche nel corpo: per ridurre ipertonie muscolari, ottimizzare l’idrodinamica locale (circolazione arteriosa, drenaggio venoso e linfatico), rieducare circuiti neurologici sensitizzati e riabilitare proprietà propriocettive di strutture capsulo-legamentose.
Ciò è dovuto all’abilità del corpo di immagazzinare energia meccanica, in modo tale che ogni forza periodica applicata si aggiunga al livello generale di energia cinetica del sistema. Se si pensasse che questo fenomeno sia limitato al solo corpo umano si cadrebbe in errore. Esso è infatti caratteristico del comportamento delle molle, dei pendoli dei vecchi orologi a muro, delle corde di strumenti musicali, e perfino delle proprietà elastiche delle arterie; tutti corpi che quindi presentano pattern di ritmicità. Occorre comunque approfondire più da vicino che cosa si intende per oscillazioni armoniche, come possono essere applicate al corpo umano a scopi diagnostici e terapeutici e, soprattutto, quali sono le evidenze sperimentali riscontrate fino ai giorni d’oggi.