CODICE DEONTOLOGICO

CODICE DEONTOLOGICO DEGLI ISCRITTI ALL’ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE OPERATORI di INTEGRAZIONE FASCIALE

ll Codice Deontologico per OPERATORI FASCIALI, OPERATORI FASCIALI PROFESSIONALI e TRAINER é un insieme di principi e regole che ogni partecipante alle formazioni ed ogni persona formata si impegna ad osservare nello svolgimento appropriato del proprio lavoro. Il risultato della presa a carico di queste norme sarà a vantaggio degli operatori e dei propri clienti. Il Codice Deontologico di integrazione fasciale ha lo scopo di precisare i diritti ed i doveri degli operatori che desiderano esercitare la loro professione secondo un’etica comune. Attraverso il rispetto di questo codice deontologico l’integratore fasciale deve fornire il contributo della propria esperienza professionale per lo sviluppo di progetti utili a migliorare la qualità della professione ed adoperarsi per alimentare la ricerca nel campo del lavoro corporeo.

Il Codice disciplina il comportamento degli Operatori di Integrazione fasciale ed è rilasciato in carta libera. Tale codice è da tenere presente durante i seminari e nell’attività professionale. È un importante riferimento nel luogo di lavoro, nella migliore delle ipotesi è anche da tenere a disposizione dei Clienti. In caso di inosservanze, difficoltà o controversie, sia i Clienti che gli Operatori possono rivolgersi alla organizzazione didattica dell’associazione per essere consigliati e/o tutelati.
Sono a seguito elencati i punti principali.

PRINCIPI DI ETICA DI BASE DEL LAVORO CORPOREO

1. Ogni relazione ed ogni rapporto si fonda sul contatto.
2. Non esistono esseri umani isolati, ogni individuo non può essere separato dal contesto in cui è immerso, senza alcuna eccezione né in termini spaziali, né in termini temporali, né in termini relazionali.
3. L’azione nel lavoro corporeo è la parte di un tutto, rappresentato da ciò che fluisce tra due soggetti etici (intenzionalmente orientati verso una relazione umanamente paritetica e consapevoli delle proprie responsabilità) in un contesto etico (espressamente fondato sulla pariteticità e su regole esplicite e condivise).
4. In ottica fenomenologica, è da utilizzarsi lo strumento corporeo per porsi di fronte all’altro come soggetto mantenendo la dualità relazionale e nello stesso tempo comprendendo non solo il processo cognitivo, ma il processo affettivo-emotivo dell’altro. Comprendere è qui usato nel senso di prendere con sé e contemporaneamente essere in contatto con il processo che in sé stessi viene evocato dalla presenza dell’altro, senza fare confusione tra i due contesti.
5. E’ necessario che gli operatori imparino a muoversi tra due sponde: atti leciti dei comportamenti (morale/diritto) e bontà dei comportamenti (etica). Le regole codificate permettono di distinguere comportamenti leciti da comportamenti illeciti
. 6. Nell’attività di ricerca durante ogni contatto corporeo si è tenuti ad informare adeguatamente i soggetti in esso coinvolti al fine di ottenerne il previo consenso informato del lavoro che si sta svolgendo.
7. Le pratiche corporee puntano sul potenziamento degli aspetti positivi degli individui per raggiungere un miglioramento globale della qualità della vita.
8. Ogni operatore è tenuto ad informare, nella fase iniziale, circa le regole che governano tale intervento ad impegnare, quando necessario, i componenti del gruppo al rispetto del diritto di ciascuno alla riservatezza.

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FUNZIONI E COMPETENZE

L’operatore fasciale ha il dovere di approfondire costantemente le proprie conoscenze e competenze.

Si impegna ad utilizzare solo i metodi relativi alla propria disciplina ed a lavorare nei limiti delle proprie competenze e della propria esperienza.

L’operatori fasciale deve inoltre possedere la capacità di illustrare le proprie conoscenze e il proprio sapere specifico della materia e le capacità
procedurali della sua applicazione; la capacità di mettere in pratica i saperi, traducendoli in abilità manuali e comportamenti operativi
correlati a prestazioni concrete di contenuto strettamente specialistico; la capacità di attuare compiti e attività affini e inerenti la professione ed alla sua corretta applicazione; la professionalità e gli atteggiamenti corretti e coerenti per garantire la tutela dell’utente; l’impegno, l’attenzione, la concentrazione che rinforzano l’efficacia dei comportamenti lavorativi.

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ETICA NEI RAPPORTI TRA GLI ALLIEVI DURANTE LE SESSIONI DELLA FORMAZIONE

1. Occorre attenersi strettamente alle manovre insegnate nella formazione senza utilizzare mezzi propri o prendere iniziative personali.
2. I contatti corporei non devono oltrepassare le aree illustrate ed entrare in zone sensibili e pericolose del corpo incluse parti intime e/o sessuali.
3. Non ci devono essere da parte dell’operatore induzioni o suggestioni che siano pervasive e disturbino il lavoro nella sua correttezza anziché aiutarlo nel processo.
4. Se dovessero verificarsi e persistere problemi durante le manovre che limitano o ostacolano il lavoro di coppia o di gruppo tra gli allievi è importante riferirlo ai docenti e ai tutor per trovare un’adeguata soluzione.
5. Se per una questione caratteriale, fisica, emotiva o personale un allievo dovesse riscontrare difficoltà nelle interazioni e nei lavori corporei occorre riferirlo in separata sede al docente o al tutor che provvederà a prendere in esame il caso.
6. Ogni partecipante nel caso in cui non riesce a sostenere qualche intervento o a partecipare attivamente ad alcune manovre potrà interrompere in qualsiasi momento il lavoro a cui si sottopone.

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RAPPORTI CON GLI UTENTI

L’Operatore di integrazione fasciale si impegna ad accogliere il Cliente in ambiente dignitoso e pulito nel rispetto del suo cliente. A questi egli si rivolge sempre con cortesia, correttezza ed onestà.
L’Operatore deve praticare la sua professione con integrità e dignità.
L’Operatore deve agire con riguardo dei desideri e delle necessità del cliente.
L’Operatore è tenuto a non divulgare in pubblico notizie e fatti riguardanti il Cliente e a considerare ogni e qualsiasi relativa notizia ed informazione sotto il vincolo del segreto professionale. Deve impegnarsi a non utilizzare i documenti e le informazioni che ricava nelle sessioni di lavoro per danneggiare gli stessi clienti o gli altri, eccetto:
a) quando richiesto dalla legge
b) nel caso di un’emergenza o di altra situazione pericolosa in cui, secondo l’Operatore, l’informazione può contribuire ad evitare possibili ferite al Cliente o ad altri;
c) quando il Cliente è d’accordo.
L’Operatore è tenuto al rispetto dello stato fisico ed emotivo del Cliente. Non abusa di lui attraverso azioni, parole o silenzi, né approfitta in alcun modo del rapporto professionale.
L’Operatore di integrazione fasciale deve stimolare un atteggiamento attivante della natura del Cliente per indirizzarlo verso l’individuazione. Deve cercare di evitare quindi qualsiasi forma di dipendenza dagli incontri.
Egli deve riconoscere il valore e l’individualità inerente ogni persona, a prescindere dal sesso, religione o razza.

L’attività dell’integratore fasciale impone il rispetto dei valori morali e professionali. In ogni osservazione e intervento l’operatore fasciale deve usare tatto e discrezione, tenere sempre presenti il destinatario, la sua cultura, la sua condizione psicologica, garantendogli un aiuto positivo.

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PRINCIPI NEL RISPETTO DELL’ESERCIZIO DEL LAVORO CORPOREO IN AMBITO PROFESSIONALE

L’OPERATORE È TENUTO A:

1. conformarsi alle leggi dello stato o del territorio dove egli esercita la propria pratica professionale in particolare il segreto professionale, che deve essere rispettato sia verbalmente sia nella diffusione dei dati.

2. conformarsi alle regole e agli obbiettivi dell’associazione, (vedi statuto dell’associazione)

3. provvedere ad una assicurazione personale per garantire la totale indennità in accordo con le regole della propria professione;

4. non usare il titolo di “medico”, “terapeuta” o il termine “terapia” se non consentito dalla pratica professionale svolta in base all’iscrizione ad albi o registri professionali abilitanti;

5. Qualora l’Operatore abbia un’altra professione o si offra per altre pratiche, è importante che queste non siano incompatibili con la professione di Integrazione Fasciale, che ne diminuiscano il prestigio, o implichino disonestà. Qualsiasi altro metodo di trattamento o tecniche devono essere esercitate con una esperienza e competenza adeguate, avendo l’Operatore conseguito qualifiche idonee e osservando le regole d’esercizio stabilite dai corpi competenti.

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RAPPORTI CON COLLEGHI E ALTRI PROFESSIONISTI

È importante che l’operatore cerchi, se necessario, ogni forma di collaborazione col medico curante o altre figure terapeutiche professionali.
L’operatore fasciale promuove e valorizza gli scambi e la collaborazione tra Associazioni e Scuole diverse, in un’ottica di allargamento ed integrazione tra apporti di lavoro corporeo differenti. Ove richiesto, collabora con altri professionisti per effettuare analisi della postura dell’indole e delle disfunzioni fisiche riscontrate ed individuare attitudini e potenzialità dei clienti, adoperandosi per l’utilizzo integrato delle varie discipline e per l’ottimizzazione dei vari contenuti analizzati. E’ fatto obbligo all’Operatore di integrazione fasciale di fornire al Cliente un’immagine di sé stesso e della sua professione chiara e precisa, fornendo solo quelle prestazioni per le quali è qualificato.
Pertanto egli non invade campi dei quali non possiede la preparazione e soprattutto i requisiti ufficiali.
Dove egli onestamente riconosca la non adeguatezza della sua opera rispetto al problema specifico del Cliente, è tenuto ad informarne questi in un modo chiaro ed esplicito, consigliando eventualmente altri orientamenti terapeutici. L’operatore fasciale è tenuto, nell’ambito delle attività professionali e al di fuori di esse, al rispetto della professionalità e della natura dei colleghi.

L’operatore fasciale si impegna a far rispettare il presente Codice Deontologico da parte di tutti i colleghi.

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CODICE DI CONDOTTA DELL’ ASSOCIAZIONE DI INTEGRAZIONE FASCIALE

Gli operatori fasciali debbono conformare la loro condotta a principi di lealtà e correttezza, promuovendo ogni iniziativa volta alla valorizzazione del lavoro corporeo delle manovre e delle tecniche integrate e della loro corretta applicazione nei diversi ambiti professionali, stigmatizzando ogni comportamento che sia lesivo agli interessi e agli aspetti considerati da questa professione.

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LE NORME DI COMPORTAMENTO

– l’integratore fasciale ha il dovere di approfondire costantemente le proprie conoscenze e competenze

– l’integratore fasciale si impegna ad utilizzare solo i metodi relativi alla propria disciplina ed a lavorare nei limiti delle proprie competenze e della propria esperienza

– l’attività dell’integratore fasciale impone il rispetto dei valori morali e professionali

– l’integratore fasciale deve salvaguardare in ogni circostanza l’indipendenza, l’onestà e il senso di umanità. Egli non deve essere influenzato da pregiudizi relativi al sesso, alla razza, alla politica, alla classe sociale ed alla religione

– in ogni intervento deve tenere sempre presenti il destinatario, la sua cultura, garantendogli un aiuto positivo. Nell’attività deve evitare di toccare gli aspetti che non siano in rapporto con il lavoro in questione. Egli deve adottare un intervento corporeo chiaro, prudente, deve essere del tutto imparziale e oggettivo.

– l’integratore fasciale deve impegnarsi a non utilizzare i documenti e le informazioni che possiede per danneggiare gli altri e deve rifiutare di dare il proprio parere su documenti o informazioni dei quali ha notizia che siano stati sottratti illegalmente o rubati.

– l’integratore fasciale deve osservare le leggi, in particolare il segreto professionale, che deve essere rispettato sia verbalmente sia nella diffusione dei documenti

– l’integratore fasciale non può citare i clienti se non con il loro consenso. Egli non può comunicare o pubblicare testi o analisi se non con l’approvazione dell’interessato e/o del proprietario dei documenti

– l’integratore fasciale nello stabilire il proprio tariffario deve conformarsi ai parametri suggeriti dall’associazione in materia di compenso.

– l’integratore fasciale promuove e valorizza gli scambi e la collaborazione tra Associazioni e Scuole diverse, in un’ottica di allargamento ed integrazioni differenti

– l’integratore fasciale ove richiesto, collabora con altri professionisti per effettuare analisi della postura e dell’intervento corporeo ipotizzato ed individuare attitudini e potenzialità del cliente, adoperandosi per l’utilizzo integrato delle varie discipline e per l’ottimizzazione dei vari contenuti condivisi

– l’integratore fasciale conosce e rispetta le specificità teorico-metodologiche di ciascuna Associazione o Scuola ed evita di esprimere giudizi valoriali sulla pretesa superiorità o inferiorità di una metodologia/Scuola/ Associazione sulle altre

– l’integratore fasciale è tenuto, nell’ambito delle attività professionali e al di fuori di esse, al rispetto della professionalità e della natura dei colleghi

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SEGNALAZIONE DI COMPORTAMENTI SANZIONABILI

Ogni associato si impegna ad attenersi e a rispettare la norme contenute nel Codice Deontologico. Ogni associato che viene a conoscenza di comportamenti di scorretta condotta rispetto al presente Codice o che si ritengano comunque lesive degli interessi dell’associazione, deve segnalare tutto ciò individualmente o in forma collettiva al Consiglio Direttivo.

La mancata osservanza delle norme da qualsiasi socio verranno accertate e verranno deliberate le gravità delle infrazioni.

Le eventuali controversie tra i soci e tra questi e l’ Associazione ed i suoi Organi saranno sottoposte, con esclusione di ogni altra giurisdizione, alla competenza dei tre Arbitri nominati che fanno parte del Collegio dei Probiviri, come stabilito dal regolamento e dallo statuto. In tal caso nei confronti degli associati si possono adottare i seguenti provvedimenti disciplinari:

1 il richiamo scritto;

2 la censura;

3 la sospensione;

4 l’esclusione dalla lista degli operatori.